Fitodepurazione

I sistemi di trattamento di fitodepurazione a flusso sommerso orizzontale per scarichi civili vengono realizzati con vassoi in polietilene lineare ad alta densità (LLDPE) stampati in monoblocco per garantire la massima tenuta idraulica. I vassoi una volta riempiti con materiale inerte, consentono lo scorrimento dei reflui in senso orizzontale e in condizioni di saturazione continua (reattori plug-flow)

Utilizzo e specifiche
1. TUBAZIONE DI INGRESSO REFLUO: tubazione in PVC DE125 per l’entrata del refluo con l’immissione sul fondo del vassoio.
2. TUBAZIONE DI USCITA REFLUO: tubazione in PVC DE125 per l’uscita del refluo con pescaggio sul fondo del vassoio.
3. VASSOIO: realizzato in monoblocco di PE senza alcun punto di saldatura a perfetta tenuta stagna ha una superficie utile di 5 mq. Viene riempito con uno strato di ghiaione sul fondo (15 cm) sul quale si posa uno strato di ghiaia (15 cm) ricoperto da un tessuto non tessuto. Si procede poi con il riempimento con una miscela di terriccio e torba all’interno del quale avviene la piantumazione di piante palustri.
CARATTERISTICHE TECNICHE

I sistemi di trattamento di fitodepurazione a flusso sommerso orizzontale per scarichi civili vengono realizzati con vassoi in polietilene lineare ad alta densità (LLDPE) stampati in monoblocco per garantire la massima tenuta idraulica. I vassoi una volta riempiti con materiale inerte, consentono lo scorrimento dei reflui in senso orizzontale e in condizioni di saturazione continua (reattori plug-flow), in questo modo le acque da trattare sono mantenute costantemente a contatto con le macrofite radicate emergenti protagoniste della depurazione. Il flusso d’acqua è mantenuto pochi centimetri al di sotto della superficie del terreno da uno speciale dispositivo idraulico, in questo modo si crea un ambiente prevalentemente anossico, ricco tuttavia di micrositi aerobici sulle radici delle piante. Questa varietà di condizioni di potenziale redox (ossido-riduzione) rendono il sistema estremamente elastico, versatile ed efficiente a fronte di diverse tipologie di refluo da trattare e di variazioni del carico inquinante.
Durante il passaggio dei liquami attraverso il materiale di riempimento e le radici delle piante (che costituiscono un sistema a biomassa adesa) la materia organica viene decomposta dall’azione batterica e l’azoto viene denitrificato, mentre il fosforo ed i metalli pesanti vengono fissati per adsorbimento sul materiale di riempimento. I sistemi a flusso sommerso orizzontale assicurano anche una maggiore protezione termica dei liquami nella stagione invernale, specie nel caso si possano prevedere frequenti periodi di copertura nevosa.

IMPIEGO: trattamento secondario o terziario delle acque reflue di civili abitazioni o assimilabili (ristoranti, bar, alberghi,…).

NORMATIVE DI RIFERIMENTO: D.lvo 152/2006.

SCHEMA DI INSTALLAZIONE
FITODEPURAZIONE CLASSICA
1: fitodepurazione come trattamento secondario installata a valle di degrassatore e vasca biologica, con scarico finale in corso d’acqua superficiale o in sub-irrigazione (Tabella 3 Dlgs 152/2006), dimensionato in base ad una superficie di trattamento di 2,5 mq/AE
2: fitodepurazione come trattamento secondario installata a valle di degrassatore e vasca biologica, con scarico finale sul suolo (tabella 4 Dlgs 152/2006), dimensionato in base ad una superficie di trattamento di 5 mq/AE
3: fitodepurazione come trattamento terziario di affinamento installata a valle di degrassatore, vasca biologica e depuratore secondario (impianto a fanghi attivi o filtro percolatore), dimensionato in base ad una superficie di trattamento di 1 mq/AE
4: fitodepurazione come trattamento secondario installata a valle di degrassatore e vasca biologica, dimensionata come espressamente indicato dalle delibere regionali 1053/2003 Emilia Romagna e 1171/2007 Umbria, in base alle quali è necessario considerare un bacino di fitodepurazione pari a 5 mq/AE per le applicazioni non stagionali e di 3,5 mq/AE per le applicazioni stagionali (alberghi, campeggi, agriturismi,…)
FITODEPURAZIONE CON EVAPOTRASPIRAZIONE
Il refluo pretrattato viene inviato al bacino di fitodepurazione composto da un pozzetto di testa e dai vassoi collegati in serie e/o parallelo. Il flusso dell’acqua è orizzontale e si mantiene sempre al di sotto della superficie superiore del materiale di riempimento. Il refluo depurato fuoriesce dall’ultimo vassoio e viene recapitato ad una stazione di sollevamento la cui pompa rilancia il refluo al pozzetto di testa in maniera tale da creare un circolo chiuso. In questa maniera gran parte del refluo trattato nel bacino viene assorbito ed evapotraspirato dalle piante, riducendo al minimo quello che è lo scarico finale nell’ambiente.
ESEMPI DI INSTALLAZIONE
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