Le stazioni di sollevamento per acque nere sono sistemi che permettono di sollevare e trasferire reflui verso stazioni poste a quote superiori (sistemi fognari, sistemi di depurazione). Sono necessarie, ad esempio, quando la quota degli scarichi del WC è più bassa dell’impianto di depurazione o delle condotte fognarie (scantinati, locali interrati, ecc.) e anche quando il profilo idraulico del sistema di depurazione non riesce a svilupparsi per gravità
Le stazioni di sollevamento per acque nere sono sistemi che permettono di sollevare e trasferire reflui verso stazioni poste a quote superiori (sistemi fognari, sistemi di depurazione). Sono necessarie, ad esempio, quando la quota degli scarichi del WC è più bassa dell’impianto di depurazione o delle condotte fognarie (scantinati, locali interrati, ecc.) e anche quando il profilo idraulico del sistema di depurazione non riesce a svilupparsi per gravità.
La stazione consiste di una vasca di accumulo in polietilene lineare ad alta densità (LLDPE) di varie dimensioni all’interno della quale è installata una elettropompa sommersa. Nel caso di portate dei reflui da sollevare molto elevate e/o variabili e quando sia necessaria la presenza di una pompa di riserva sono previsti modelli a doppia pompa. Le pompe sono collegate ad opportuni quadri elettrici in modo tale che il comando di avvio possa essere, a seconda delle esigenze, manuale o automatico mediante galleggianti di marcia/arresto posizionati all’interno della cisterna.
Le stazioni di sollevamento, a seconda delle esigenze, possono essere equipaggiate con diverse tipologie di pompe caratterizzate da diverse prevalenze, portate e pressioni d’esercizio. Per pompe con caratteristiche particolari contattare l’ufficio tecnico ROTOTEC.
IMPIEGO: rilancio a quote superiori di acque reflue pretrattate e non, acque piovane, ecc.




per segnalare guasti anche in mancanza di corrente elettrica. L’alimentazione può essere sia monofase (ambiente domestico: 230 V) che trifase (ambiente industriale: 400 V)

cisterna su diversi livelli. Dotato di allarme visivo (accensione di spie luminose),
è anche predisposto per il collegamento del dispositivo di allarme acustico (mod. QALARM) per segnalare guasti. L’alimentazione può essere sia monofase (ambiente domestico: 230 V) che trifase (ambiente industriale: 400 V)
